La Cherry's Band ed il mistero delle Frecce Rosse
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La storia delle Frecce Rosse:

Se qualcuno ha avuto la fortuna di essere in Piazza dello Zodiaco nella mitica serata di Sabato 29 Maggio 2004 quando la Cherry’s Band, assieme al Gruppo Giovani della Parrocchia di Cristo Risorto ed ad alcuni ballerini di Danzarte, ha presentato il Musical “Fraternamente Francesco” o comunque ha visto il video della serata o anche solo alcune foto, non avrà potuto non notare che sul palco, appiccicate alle aste dei microfoni o ai leggii dei vari musicanti, facevano bella mostra di se alcune Frecce Rosse, alcune girate in alto, altre verso il basso o oblique.
La cosa non è sfuggita a diversa parte del pubblico e sul significato di queste sono nate le più svariate ed astruse ipotesi. “Forse sono dei segnali per il mixerista” o il “tecnico audio” o “quello delle luci”, oppure “indicano quale strumento deve suonare ora” o “invece tacere” o magari indicano “chi è il protagonista più o meno importante”. Le ipotesi continuavano pensando che fossero delle “indicazioni per i vari attori” o magari “indicavano i passi per i ballerini” che di tanto in tanto prendevano parte alla storia.
Qualcuno ha anche pensato che “indicassero la sequenza delle scene” o dove mettere i vari “particolari della scenografia”. Insomma la cosa si faceva via via più inquietante, anche perché nessuna delle ipotesi formulate sembrava poi essere avvalorata dai fatti che sulla scena accadevano. Ed allora che cosa ci stavano a fare quelle maledette Frecce Rosse che distoglievano lo sguardo da quello che succedeva sul palco. “Ce le avranno messe per qualche motivo” !?!

Il mistero si infittisce ...

Per poter risolvere il mistero di queste fantomatiche e misteriose Frecce Rosse si deve tornare al settembre 2003 quando, dai Giovani che hanno partecipato ad un campo estivo ad Assisi, nasce l'idea di tradurre e fissare quella esperienza forte in un Musical che ripercorresse le gesta e gli insegnamenti di S. Francesco.
Informati della prospettiva di creare questo spettacolo, i componenti della Cherry's Band si sono subito messi all'opera per cercare i canti più appropriati allo scopo e si sono attivati per coinvolgere anche altri componenti e strumentisti che potessero dar loro una mano in modo da riuscire a preparare al meglio il supporto musicale dello spettacolo che si andava delineando. Purtroppo però, non sempre a tanto entusiasmo e tanta abnegazione, fa riscontro altrettanta abilità e perizia e quindi i problemi non hanno tardato a presentarsi. Nonostante i supporti cartacei (leggi spartiti e fogli dei canti con relativi accordi) e mediatici (vedi CD con canti e basi musicali) non mancassero, ben presto il povero responsabile della Cherry's Band dovette rendersi conto che l'impresa sarebbe risultata tutt'altro che semplice da realizzare.
Oramai disperato per: Chitarre scordate che suonavano indistintamente tutti i pezzi allo stesso modo come se fosse sempre lo stesso, Tastiere che non beccavano un accordo nemmeno se gli impavidi tastieristi, o pianisti che dir si voglia, sbagliavano a leggere (immaginarsi poi se ci riuscivano leggendo correttamente), bassi che non si intendevano con la batteria (nemmeno con quella della macchina n.d.r.) e viceversa, senza contare il Flauto che ogni tanto gli andava di Traverso; saltuariamente, quando proprio era insopportabile la cozzaglia di rumori che in teoria doveva sembrare un armonico suono di insieme, cominciò a chiedersi ed a chiedere agli smarriti strumentisti: Chi ha sbagliato accordo? Chi ha anticipato la pausa? Chi ha suonato al posto dell'altro? e via di seguito.
Al sorgere delle varie domande e dei vari dubbi, gli strumentisti, che magari in cuor loro erano sinceramente convinti non aver commesso il benché minimo errore, si guardavano increduli ed ognuno indicava qualcun'altro, fermamente convinto di essere nel giusto.
Una sera, di solito le prove si tenevano il lunedì dalle 20.30 alle 22.00 (in teoria) ma in pratica il meglio veniva espresso tra le 23.30 e mezzanotte, e non si finiva prima di mezzanotte e mezza.
Una sera, dicevamo, al culmine della disperazione, il responsabile, che nel frattempo qualcuno ha cominciato a chiamare "Maestro", se ne usciva con la seguente affermazione: "Attenzione che per la sera dello spettacolo verrà predisposta una gigantesca Freccia Illuminata da centinaia di lampadine lampeggianti che indicherà chi commetterà anche il più piccolo errore, esponendolo al pubblico ludibrio".
I poveri musicanti, ognuno dei quali si era ormai convinto di essere la fonte di tutti gli sbagli (veri o presunti), impauriti da cotale minaccia decisero, all'insaputa del "Maestro", di dotarsi autonomamente di una propria piccola freccia, tale che potesse attirare gli strali del suddetto ed evitare che venisse messo in atto il proposito sopra espresso.

Ecco quindi spiegato il comparire di quegli indicatori che stavano a segnalare coloro che avrebbero commesso degli errori, e ce ne erano per tutti ("Maestro" compreso) ma ad indicare anche coloro che si sono impegnati e che sono maturati insieme per creare dal nulla un piccolo spettacolo che speriamo abbia dato un attimo di felicità alle persone che ne sono state testimoni.

Morale:

E' meglio essere umili e non avere una opinione troppo grande di noi stessi o come meglio diceva il Vero "Maestro":

Mt5:3-8
"Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli.
Beati gli afflitti, perché saranno consolati.
Beati i miti, perché erediteranno la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio".

ed inoltre (tratto dal Musical Fraternamente Francesco):
(Frate Francesco): "O frate Francesco cattivello, pensi che Iddio abbia misericordia di te"
(Frate Leone): "Anzi gran grazia riceverai da Dio et esaltarti et glorificarti in eterno: perché
chi si umilia sarà esaltato. Ed altro non posso dire perché parla Iddio per la bocca mia".

La prova del misfatto: Le frecce sul palco Ingrandisci immagine